Intervento nell'ambito di

 

PATRIMONI DA SVELARE PER LE ARTI DEL FUTURO Primo Convegno di studi per la salvaguardia dei beni culturali delle Accademie di Belle Arti in Italia

a cura di Giovanna Cassese

ACCADEMIA di BELLE ARTI di Napoli

13-15 giugno 2013

E' in Italia, nel Rinascimento, che nasce la prima idea di un'università per gli artisti: un luogo in cui i saperi d'alto artigianato si unissero allo studio di discipline teoriche come la matematica, la storia, la filosofia, l'iconografia.

La prima idea di una scuola del genere, dunque di un'accademia d'arte,  risale forse a Leonardo da Vinci;  ma la prima Accademia vera e propria, regolarmente istituita, nacque a Firenze nel 1532.  A fondarla fu l'artista e storico dell' arte Giorgio Vasari.  La volle diretta, in parallelo,  da un duo d'eccezione, Michelangelo e Cosimo I de' Medici: il principe degli artisti, e l'erede di una straordinaria dinastia di mecenati e collezionisti.

Altre accademie nacquero successivamente a Roma, Bologna, Torino, Venezia, Napoli. Sul loro esempio si modellò  l'importante Academie des Beaux-Arts di Parigi,  da cui a loro volta presero esempio tutte le altre in Europa, in Inghilterra Russia Svezia Danimarca e altrove.

Dalla loro fondazione ad oggi, queste università degli artisti si sono arricchite di preziosi patrimoni: dipinti, sculture, libri, stampe, ma anche strumenti e macchinari per la produzione artistica, a volte estremamente rari e curiosi.

Queste raccolte sono in gran parte inedite o poco conosciute. Come renderle visibili? Esse sono tanto più preziose in quanto testimoniano la raffinata e molto poco conosciuta "scienza dell'arte" che proprio le accademie italiane contribuirono a definire e a portare a grande perfezione.

Il primo convegno nazionale in materia, appassionatamente voluto dalla storica dell'arte Giovanna Cassese, direttore dell'Accademia di Napoli, si è tenuto il 13-15 giugno 2013 in collaborazione con la Direzione Generale MIUR-AFAM e il patrocino dell'UNESCO. 

Nella stessa occasione è stato realizzato l'importante volume edito da Gangemi e primo nel suo genere, cui tutte le Accademie italiane hanno contribuito per generare un  primo, provvisorio quadro di questa inedita risorsa.

Nel mio intervento, ho cercato di mettere in evidenza l'attualità degli antichi saperi, oggi molto ricercati sia nell'arte contemporanea che nell'industria multimediale e in quale modo le nuove tecnologie digitali possono contribuire alla visibilità, attraverso esperienze messe in atto all'Accademia di Belle Arti di Venezia.






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